Sappiamo che i report sulla Gen Z non sono esattamente una novità di questi tempi, ma il documento prodotto da Spotify offre davvero qualcosa di diverso: una conoscenza più profonda e intima di questa generazione guidata dalla musica, i podcast, le playlist e i fandom che compongono l’appassionante colonna sonora delle loro vite.
Che cosa possiamo comprendere dal report?
Il 37% della Gen Z in Italia si è unito ad una community digitale, come subreddit o Discord. La Gen Z ha completamente stravolto il rapporto Creator-Fan, trasformandolo da unidirezionale a bidirezionale. In particolare, attraverso le chat su Discord o TikTok, si stanno formando piccole community online di creator e fan, in cui ci si scambia informazioni, si condividono emozioni, sensazioni, le canzoni del cuore e i propri artisti preferiti. Per i Brand tutto ciò si trasforma in un’incredibile occasione per andare a creare campagne pubblicitarie podcast sotto forma di un vero e proprio viaggio digitale, sfruttando i social media e il social audio e dando voce ai creator.
Il 72% della Gen Z in Italia afferma di affidarsi all’audio per scoprire contenuti nuovi; mentre l’87% ha detto di sfruttare l’audio per esplorare e capire diversi aspetti della propria personalità.
I ragazzi della Gen Z aspirano costantemente a distinguersi, trovando nuovi modi per esprimere la propria individualità. E l’audio svolge un ruolo fondamentale, aiutandoli ad esplorare e scoprire nuovi lati e aspetti delle loro vite. Gli inserzionisti, così, possono sfruttare questo trend andando a spingere il fattore “scoperta”, attraverso l’audience in tempo reale e il targeting contestuale di Spotify, raggiungendo la GenZ nel momento giusto e con messaggi nuovi e inaspettati.
Il 59% dei giovani della GenZ in Italia ha detto che ascolta e guarda contenuti dei decenni precedenti, perché caratterizzati dall’effetto nostalgia, “quando le cose erano più semplici”.
Riportate in vita il suono del vostro marchio con le Branded Playlist dedicate, tornando ai decenni e ai generi che si allineano con la personalità del vostro brand. Oppure riportate la generazione Z a momenti specifici della vita, come ha fatto Netflix: per The Adam Project ha riportato gli ascoltatori ai loro 12 anni.
Il 61% dei giovani tra i 18 e i 24 anni in Italia ha detto di rivolgersi ai podcast per ottenere risposte a domande difficili o personali.
La generazione Z vede i podcast come safe-space per far fronte alle questioni più complesse della propria vita, come affrontare un cambiamento, una relazione o una rottura. E Spotify è l’hub perfetto ricco di questo tipo di contenuti che assumono una connotazione sempre più intima per chi li ascolta. Per Brand e inserzionisti, tutto ciò significa utilizzare gli Annunci Host Talent, creati dallo stesso host dello show in cui gli aneddoti personali sono accompagnati da chiari messaggi promozionali.
Il 77% degli Z in Italia ha dichiarato di aver imparato qualcosa su di sé ripensando alle proprie abitudini di ascolto e crede che le proprie abitudini di ascolto raccontino una storia su chi siamo.
Più di qualsiasi altro mezzo di comunicazione, l’audio offre la possibilità di raccontare sé stessi e le proprie storie. Non solo attraverso le playlist, ad esempio, ma anche attraverso i podcast. E questo vale anche per i brand: l’autenticità è tutto. La generazione Z non ha paura di criticare i Brand che usano impropriamente prodotti culturali come i meme o che si appropriano del lavoro di altri.
Bisogna inserirsi nel dibattito culturale in tempo reale.
Un grande vantaggio dell’audio digitale? Rispetto ad altri formati, è piuttosto facile (e veloce) da produrre, il che significa che le aziende di tutte le dimensioni hanno l’opportunità di partecipare a un dibattito culturale proprio nel momento in cui si sta svolgendo.