La Dotta, la Rossa, la Grassa: sono i tre appellativi maggiormente usati quando si parla di Bologna. È “dotta” perché è sede di una delle più antiche Università d’Italia; è “rossa” per via del colore che i tetti e le case danno alla città; infine è definita “grassa” per le sue innumerevoli specialità gastronomiche.
Avendola vissuta durante gli studi universitari, ed essendo stata per molti anni “casa”, ho avuto modo di poterla vivere, conoscere e amare.
Penso che Bologna abbia tra le capacità straordinarie, quelle d’incantare chiunque vi ci metta piede e di farsi amare con facilità, senza grosse pretese. Questo è reso possibile dalle persone calorose, affettuose e a volte stravaganti, che la città dà modo di incontrare; dai luoghi e dagli scorci inaspettati che non finiscono mai di stupire, ma soprattutto dai colori, dagli odori e dai sapori, che fanno dimenticare, per un momento, di essere in una città del nord.
Si dice di essa che sia la città perfetta, perché non è né troppo piccola, né troppo grande: è a misura d’uomo. È pura verità! Potrei contare le volte di cui mi sono servita di un autobus per muovermi in centro, in quanto è totalmente percorribile a piedi. A far sentire poi come “meno faticoso” tutto questo camminare, sono i ben 38 chilometri di portici. Non esiste altra città al mondo con così tanti portici come Bologna. Che sia inverno o estate, che piova a dirotto o che ci sia un sole cocente, ci sono i portici a proteggerti e a guidarti per le vie del centro.
Oltre alla loro indiscutibile utilità, non si può non tenere conto della loro bellezza.
Ogni portico è diverso da un altro, è un unicum di colori, strutture e affreschi, questi ultimi visibili prevalentemente sulle volte. Tra i più caratteristici ci sono quelli posti in Strada Maggiore e quelli in via Farini.
Il centro storico è racchiuso da 12 porte di epoca medievale, ognuna delle quali riprende il nome della strada che vi attraversa al di sotto. Buona parte di queste vie, come strada Maggiore, via Zamboni , via Castiglioni e via San Vitale, confluiscono in uno dei luoghi simbolo e maggiormente turistici di Bologna: la torre degli Asinelli e la torre della Garisenda, dette comunemente “le due torri”. Da qualche anno la prima è stata resa visitabile, ma leggenda vuole che gli studenti non ci possano salire prima della laurea, altrimenti non la si otterrà. Medesima cosa la si ritrova, andando in Piazza Maggiore, per il Crescentone.
È una sorta di grande rettangolo posto tra la Basilica di San Pietro, Palazzo d’Accursio e Palazzo Re Enzo. Si dice che il Crescentone non possa essere attraversato in diagonale, pena un destino simile a quello di chi sale sulla torre. Ha questo appellativo perché la sua forma richiamerebbe molto quella delle crescentine, una delle prelibatezze della cucina bolognese. Ma cos’è il Crescentone per i bolognesi? È un punto di ritrovo, un luogo dove chi va lo fa per sedersi e rilassarsi, oppure per mangiare o bere qualcosa sia da soli che in compagnia. L’estate è inoltre il periodo in cui questo luogo ha modo di trasformarsi, diventando pura magia, in quanto presta il suo grande spazio alla realizzazione del cinema all’aperto.
Luoghi del cuore
Sono diversi luoghi che meritano di essere visitati, perché capaci, a loro modo, di condensare in essi tutta l’essenza della città. Oltre a Piazza Maggiore, per i motivi detti prima, ci sono:
Piazza Minghetti
Essa è situata nel centro di Bologna e adiacente a via Farini. Per quanto sia nel pieno centro cittadino è in realtà un luogo molto tranquillo, scelto, ad esempio, da chi vuole leggere un libro all’aperto invece che al chiuso. Nel periodo natalizio, la piazza si presta ad ospitare uno dei più caratteristici mercatini di natale francese.
Via del Pratello
Una delle zone più popolate dagli universitari, è scelta sia dai più giovani che dai meno giovani, per trascorrere una serata in tranquillità e nella completa spensieratezza. Si presenta come un grande viale pedonale costellato da pub, bar, osterie e vinerie. Una caratteristica di questa strada stà nella presenza di meravigliosi murales, realizzati da vari artisti, capaci di trasformare la strada in una galleria d’arte a cielo aperto. Per quanto la zona sia conosciuta per la vita notturna, è molto interessante viverla anche alla luce del sole.
Giardini Margherita
Con i suoi ben 26 ettari di verde, i giardini di presentano come il parco più grande della città. Posto poco fuori del centro è la meta principalmente scelta dai bolognesi per evadere dallo stress cittadino e, nei periodi estivi, dall’afa del periodo. Tra le attività da svolgere all’interno dei giardini, lo sport è quello che va per la maggiore. Grazie ai suoi grandi viali, diventa la meta preferita dai pattinatori, corridori e camminatori.
Mercato della Montagnola
Nei weekend la città sembra in parte trasformarsi. Gran parte delle vie del centro diventano zone a traffico limitato, ossia percorribili non da mezzi ma da soli pedoni. Ed è in questo contesto che si svolge, in piazza VIII Agosto, il mercato della montagnola. È uno dei mercati più grandi e affascinanti della città, definito da molti anche come “il mercato delle occasioni”, in quanto puoi trovare, a poco prezzo, di tutto (second hand, abiti e oggetti vintage).
Bologna è questo, ma non solo. È molto altro ed aspetta unicamente di essere vista e raccontata: cosa aspetti allora?