Il codice a barre del futuro, rappresentato graficamente da un QR code, è un indirizzo web con una struttura standard e una chiave di identificazione GS1, che raccoglie e mostra tutte le informazioni di prodotto con una semplice scansione dallo smartphone
GS1 Italy ha spento 50 candeline quest’anno e la nuova generazione ha iniziato a dare spazio all’innovazione attraverso l’introduzione del Digital Link: i benefici sono visibili a 360 gradi, da una consumer experience più efficace e soddisfacente, ad una maggiore rapidità dei processi e sostenibilità delle filiere.
Dall’aprile del 1973 ad oggi, il barcode di GS1 è arrivato a miliardi di scansioni giornaliere per più di 2 milioni di imprese. Il codice a barre è essenziale per l’identificazione e la tracciabilità dei prodotti: la condivisione delle caratteristiche e delle informazioni riguardo ai prodotti scansionati permette la riduzione di errori e problematiche nei processi produttivi della filiera. Non è un caso che il barcode sia entrato nella lista delle “50 cose che hanno reso globale l’economia” della BBC.
- Digital Link e barcode bidimensionale
- Come si modificano le Consumer experience
- Come si modificano i processi aziendali e le relazioni tra le imprese
- Sostenibilità delle filiere
Digital Link e barcode bidimensionale
Il GS1 Digital Link è il passo verso il futuro, raccontato ironicamente all’interno del breve video di GS1 Italy in collaborazione con Ramaya Productions. A rappresentare il nuovo Digital Link è l’immagine di un QR code che registra tutte le informazioni sul prodotto.
Già sul concludersi del 2020 GS1 aveva intrapreso l’opera globale di transizione dai codici a barre classici a quelli bidimensionali. Il codice a barre in 2D della nuova generazione è in grado di contenere maggiori informazioni e linguaggi standard di GS1. Così, anche per il GS1 Digital Link: un indirizzo web contenente un codice di identificazione del prodotto che permette il collegamento a tutte le tipologie di informazioni concernenti lo stesso.
Basta scansionare il QR code con il proprio smartphone per accedere alla magia connettiva del GS1 Digital Link. Non solo avremo accesso alle informazioni sul prodotto, ad esempio sulle sue dimensioni o sulla risoluzione di problematiche comuni, ma potremo anche acquistare i prodotti, fare una raccolta punti, condividere con chi vogliamo i nostri acquisti. Tutti i codici inseriti sono riconoscibili da qualsiasi tipo di app e sito web, e-commerce e punti vendita: così che le informazioni che si cercano sono sempre, in ogni momento, accessibili e disponibili.
Come si modificano le Consumer experience
Conoscere e saper identificare un prodotto in base alle sue informazioni che riproducono rapidamente, sullo schermo dello smartphone, le origini e l’intera storia di quello che abbiamo intenzione di comprare ci permette di trovare quello che cerchiamo più velocemente; i prodotti sono più facili da vendere e meno frequentemente rimandati indietro. L’identità digitale di un prodotto può rendere una crescita fino al 40% dei rendimenti degli annunci e del 20% i tassi di conversione online. Attraverso un accesso ampio ai dati e una migliore ricercabilità dei prodotti le vendite online possono crescere dal 5% al 10%.
Come si modificano i processi aziendali e le relazioni tra le imprese
Se conosciamo qualsiasi cosa, in modo accurato, sui prodotti della filiale che identifichiamo tramite codice Digitale secondo gli standard globali di GS1, si riduce fortemente (fino all’80%) il margine di errore e il numero di inesattezze sui cataloghi. A ridursi non sono solo gli errori, ma anche i tempi di scambio dati che grazie agli standard di GS1 subiscono un calo di circa 30-60% contribuendo alla semplificazione dei processi e alla riduzione dei costi.
Sostenibilità delle filiere
Gli standard GS1, infine, sono in grado di rispondere alle più recenti esigenze delle imprese mondiali circa l’elaborazione e la gestione dei dati in vista di progettualità sostenibili che applichino l’economia circolare in modo preciso e affidabile. Il risultato è una netta riduzione degli sprechi (fino al 50%) e una maggiore sicurezza alimentare, in quanto i codici bidimensionali permettono il riconoscimento di prodotti scaduti anche alla cassa, impedendone la vendita.