Operai con mansioni tradizionali, addetti agli impianti a basso impatto, ingegneri ambientali, certificatori della qualità e della sicurezza ambientale, energy manager, paesaggisti.
Sono le figure più richieste oggi nel campo dell’edilizia per guidare la transizione energetica secondo il sondaggio condotto da Klimahouse, manifestazione internazionale sul risanamento e l’efficienza energetica in edilizia che, sabato 11 marzo, ha chiuso i battenti della sua 18a edizione con 32.000 visitatori interessati ai temi del “Costruire bene, vivere bene”.
Al centro del dibattito della manifestazione – vetrina delle le migliori soluzioni per il futuro green delle città e piattaforma di connessione per imprese, associazioni, operatori del settore, startup all’avanguardia e utenti finali – i temi caldi dell’edilizia green: innovazione, economia circolare, edilizia in legno e social housing.
Un focus importante è stato dedicato alle professioni più ricercate per lo sviluppo del settore. Proprio su questo tema, infatti, Klimahouse ha promosso una ricerca condotta da Local Area Network che evidenzia quali sono le figure strategiche per ripondere alle sfide globali dell’edilizia sostenibile.
La survey ha coinvolto 700 realtà del comparto tra cui aziende del settore edile (30,1%), studi tecnici (36,1%) e professionali (33,8%) che operano sul territorio nazionale. Nonostante la stretta ai bonus immobiliari decisa nelle ultime settimane, le interviste rivelano quali sono i bisogni occupazionali di aziende e studi professionali e sottolineano che il tema della sostenibilità resta cruciale nell’evoluzione del settore in cui occorrono professionisti con conoscenze e abilità adeguate.
E sostenibilità non significa, infatti, solo materiali, energia rinnovabile, impiantistica, tecnologie ma soprattutto competenze professionali per consentire l’adozione ottimale dei protocolli più avanzati.
Dalla ricerca emerge che sono numerose le imprese che intendono assumere nel breve periodo, nello specifico le aziende di costruzioni (53,9%) che ricercano manodopera qualificata con mansioni tradizionali. In particolare, i profili più richiesti da imprese edili e lavori specializzati sono operai con mansioni tradizionali (60,9%), addetti a comunicazione e marketing (18,4%), addetti a impianti di condizionamento a basso impatto ambientale (16,1%) e certificatori della qualità ambientale/sicurezza (12,7%). Gli studi professionali, invece, ricercano maggiormente ingegneri ambientali o civili (37,4%), geometri o periti (37,3%), architetti paesaggisti (23,0%) e ingegneri energetici o energy manager (18,1%).
Intendete assumere nuovo personale? Se sì, con quale finalità? Su quali profili punterete maggiormente? Sono alcuni dei quesiti posti alle imprese.
Dall’indagine di Klimahouse emerge che le posizioni che offrono contratti più stabili sono quelle di certificatore della qualità ambientale (92,8%), addetto di impianti di condizionamento a basso impatto ambientale (82,6%), operai con mansioni tradizionali (58,9%) e addetti a comunicazione e marketing (30,6%).
Sono vari i motivi che spingono le imprese ad assumere nuovo personale: tra questi, i principali sono l’espansione in attività tradizionali (70,2%) e in qualifiche medio-alte (59,4%), oppure la sostituzione di personale a fronte di dimissioni (20,1%) o pensionamento (9,6%). Per le imprese edili così come per gli studi professionali – le modalità di assunzione vanno dal passaparola (56,4%) fino al reclutamento nelle scuole professionali (21,0%).
Per i neoassunti è previsto nella maggior parte dei casi un contratto a tempo indeterminato (56,0%) o determinato (24,8%). Inferiori gli apprendistati (7,3%) o le collaborazioni coordinate continuative (3,8%).
Scoprire gli edifici del futuro e i bisogni delle aziende attive nell’edilizia per sviluppare una visione sistemica in un percorso di crescita sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale. È da questa volontà, in linea con la manifestazione, che è nata la ricerca sui green jobs in edilizia e l’individuazione dei temi cardine della diciottesima edizione.
400 espositori, 32.000 visitatori, 100 eventi, 500 partecipanti al Klimahouse Congress: un bilancio più che positivo per Klimahouse 2023 che continua a mettere al centro l’integrazione tra prodotti e progetti all’avanguardia per costruzioni green riscuotendo un grande successo con iniziative come i Klimahouse Tours, visite guidate agli edifici sostenibili dell’Alto Adige più virtuosi, organizzate in collaborazione con la Fondazione Architettura, il Klimahouse Congress e il Klimahouse Wood Summit, i due appuntamenti annuali dedicati all’approfondimento rispettivamente del New European Bauhaus e del mondo del legno. Riscontro positivo anche per lo spazio divulgativo di Isola Ursa che, ancora una volta, ha coinvolto tanti studenti e un ampio pubblico interessato ad approfondire i temi di responsabilità e impatto ambientale.
“Siamo una piattaforma importante per diffondere una cultura dell’edilizia meno impattante, sia dal punto di vista energetico che ambientale. Per questo, oltre a promuovere prodotti e soluzioni, diamo una chiave di lettura per comprendere lo sviluppo del mercato del lavoro in questo settore”, afferma Thomas Mur, Direttore di Fiera Bolzano. “Con la survey sui green jobs in edilizia abbiamo quindi focalizzato l’attenzione sul fattore primario per lo sviluppo dell’edilizia green: l’uomo“, conclude Mur.