Autogrill 1958: la sostenibilità al centro del rinnovamento

Ripartenza e rinascita, all’insegna della sostenibilità. Autogrill 1958, icona del design italiano, ha riaperto il 22 novembre 2020 dopo i lavori di ristrutturazione.

Ripartenza e rinascita, all’insegna della sostenibilità. Autogrill 1958, icona del design italiano, torna a far parlare di sé, avendo riaperto il 22 novembre 2020 dopo i lavori di ristrutturazione che si sono svolti negli ultimi mesi. Nonostante il lockdown, il progetto è stato portato a termine nei tempi previsti ed ha al suo interno un mix di innovazione, tradizione e sostenibilità. Scopriamo insieme la storia di questo gioiello di architettura e design.

Una vista dall’alto del nuovo Autogrill 1958 inaugurato il 22 novembre 2020 dopo i lavori di ristrutturazione – Foto fonte Autogrill.com

La storia

Dopo l’apertura nel 1947 del primo punto di ristoro sull’autostrada Torino-Milano, all’altezza del casello di Novara – costruito da Mario Pavesi con l’idea di creare una «stazione di ristoro del biscottificio Pavesi» – a 11 anni di distanza, nel 1958, in pieno boom economico, sorge il secondo Autogrill più citato di sempre: il Villoresi sito a Lainate sulla Milano-Laghi.

Un progetto talmente futuristico, frutto della genialità dell’architetto Angelo Bianchetti, che a molti fece pensare più a una rampa di lancio missilistica piuttosto che a un punto di ristoro. La forma circolare chiusa da pareti vetrate e sovrastata da tre arcate che innalzano il marchio Pavesi a 51 metri di altezza assunse da subito un forte impatto nell’immaginario collettivo, arrivando persino a occupare le pagine dell’edizione del 26 settembre 1960 della rivista Life, che lo celebrò tra le opere-simbolo di una rinascita economica europea.

Villoresi Ovest è da sempre simbolo di rinascita, già nel ’61 la rivista LIFE lo aveva in copertina a dimostrazione della modernità del nostro Paese. Anche oggi vogliamo che il locale rinnovato rappresenti un ponte simbolico tra passato e futuro, un segnale tangibile della volontà di ripartire dell’Italia – e di tutti noi – in questo momento complesso

Gianmario Tondato, CEO del Gruppo Autogrill
Immagine originale dell’epoca della struttura di Autogrill, icona del design italiano nel mondo – Foto fonte Autogrill.com

La ripartenza

Se la nascita dell’Autogrill di Villoresi segnava il passaggio dal dopoguerra al boom economico, che ha lanciato la cosiddetta società del benessere, oggi la sua ricostruzione conservativa rappresenta una nuova idea di ripartenza per accompagnare il Paese fuori da un momento complesso segnato dalla pandemia di Covid-19. Nonostante il lockdown, infatti, che ha interrotto i lavori avviati a febbraio 2020, grazie al lavoro impeccabile è stato possibile portarli a termine nei tempi previsti. La riapertura di questa icona è una vera e propria vittoria dell’architettura italiana.

Il nuovo Villoresi Ovest vuole offrire il meglio dell’esperienza di ristorazione che abbiamo messo a punto in questi anni di rilancio, ed esprime al meglio la nostra visione e la nostra determinazione nel raggiungere risultati sempre più importanti

Andrea Cipolloni, CEO Europe
Immagine dell’interno di Autogrill 1958 dopo la sua riapertura al pubblico – Foto fonte Autogrill.com

Innovazione e tradizione, con un occhio alla sostenibilità

Un collegamento importante con il passato, guardando al futuro. Autogrill ha voluto creare una forte connessione fra tradizione e innovazione, pensando a un edificio caratterizzato dalle più moderne tecnologie edilizie e impiantistiche. La ristrutturazione, infatti, è stata pienamente rispettosa del design originale dell’edificio, per comunicare il legame del Gruppo con la storia.

Il progetto di rinnovo, curato dallo studio di architettura Andrea Langhi Design, ha rispettato le proporzioni e dimensioni originali, omaggiando il design classico, dalle linee curve armoniose e dai colori caldi. All’esterno è stato mantenuto l’enorme tripode ad arco originale, icona storica dell’edificio e progettato per essere visibile da lontano: grazie all’installazione di luci a LED, la visibilità è assicurata anche nelle ore notturne e si potrà anche cambiare il colore per particolari occasioni. Per l’edificio centrale a forma di tronco di cono sono stati usati materiali moderni e ad alta efficienza energetica, come i vetri a doppia camera con pellicole filtranti per i raggi UV.

Per l’interno sono stati scelti materiali ispirati alla tradizione del design italiano, come il legno di noce, il marmo e l’ottone. Un design classico abbinato a materiali e impianti innovativi, rispettosi dell’ambiente, e a strumenti di comunicazione moderni e tecnologici. Anche l’originale e imponente lampadario a goccia d’ispirazione barocca, al centro dell’area conviviale, è stato portato a nuova vita, restaurato e dotato di lampadine a LED per diminuire l’impatto energetico, garantendo un’illuminazione uniforme di tutto il locale e una più facile manutenzione.

Come detto, la sostenibilità è una parola chiave all’interno del progetto di rinnovo. L’edificio è dotato di vetri con elevate performance in termini di isolamento termico, l‘impianto di climatizzazione è costituito da pompe di calore ad alta efficienza energetica per il recupero di calore di condensazione. L’acqua calda viene fornita agli impianti di lavaggio per abbattere del 50% l’utilizzo delle resistenze elettriche. È presente un pozzo che consente di attingere l’acqua piovana da dedicare allo scarico dei bagni clienti e dipendenti, con un sensibile contenimento di consumo di acqua industriale.

Le unità di trattamento dell’aria sfruttano il raffrescamento naturale per la ventilazione degli ambienti quando si verificano le condizioni esterne ottimali, escludendo di fatto l’apporto dell’impianto di climatizzazione. Sempre a protezione dei consumi energetici, il fabbricato è dotato di una sistema di regolazione degli impianti a distanza che consente di regolare in maniera automatica e con algoritmi evoluti gli impianti di climatizzazione e di illuminazione, per garantire il massimo comfort interno e non disperdere energia elettrica.

È stato inoltre realizzato un impianto fotovoltaico da 20kW per auto-produrre parte dell’energia necessaria ai servizi erogati nel fabbricato. L’illuminazione sia interna che esterna è realizzata con tecnologia 100% LED, a basso consumo e alta resa luminosa. La maggior parte delle attrezzature quali macchine del caffè, forni, lava-tazzine, impianto di lavaggio, piastre scalda panini e frigoriferi sono interconnesse a un portale web, dal quale è possibile monitorarne il funzionamento, con la possibilità di gestire nuove ricette o variare flussi operativi in tempo reale, consentendo di ottimizzare i consumi energetici, il servizio erogato e la qualità dei prodotti venduti.

Ma la sostenibilità non è solo ambientale, si pone infatti interrogativi legati anche all’equità e all’inclusione. In questo senso Autogrill ha attivato la collaborazione con Cometa, associazione concretamente impegnata nell’accoglienza e formazione di bambini e ragazzi che vivono condizioni economiche, sociali e personali difficili.

Tra i vari progetti nel 2008 crea la cooperativa Contrada degli Artigiani, un luogo dove maestri artigiani trasmettono tutto il loro sapere legato agli antichi mestieri tradizionali a questi giovani realizzando a quattro mani prodotti di alto valore qualitativo nel campo dell’arredo e della decorazione di interni. Tutto ciò ha portato a realizzare un grande tavolo in legno di barrique, creato mettendo insieme materiali di riciclo come il legno delle botti di vino e gli scarti del vetro di Murano.

Guarda il video che racconta il progetto Autogrill 1958.